Visita Madrid sulle orme di Hemingway.
Ripercorriamo le strade della capitale spagnola alla scoperta dei luoghi del cuore dello scrittore.
24 marzo 2021 - Consigli di viaggio
Madrid è legata indissolubilmente allo scrittore americano Ernest Hemingway, famoso abituè della città spagnola. L’amava alla follia tanto da ribattezzarla “la capitale del mondo” e ambientandoci il suo primo importante romanzo del 1926: “Fiesta”.
Dal titolo dovrebbe essere chiaro che lo scrittore aveva una grande passione per i bar, i locali e i ristoranti della capitale.
Tanti sono i luoghi legati al suo nome, a tal punto da trovare qualcuno in città che fa ancora dell’ironia: in un ristorante vicino a Plaza Mayor, all’ingresso, è esposto un cartello con scritto “Hemingway non mangiò mai qui”.
Gli Hotel
Comincio la visita di Madrid dalla stanza numero 7 dell’Hostal Aguilar dove Ernest Hemingway alloggiò con la sua famiglia tra il 1923 e il 1926.
In pieno centro, sulla Carrera de S. Jeronimo, oggi è un semplice hotel a due stelle. L’edificio in cui si trova è stato rinnovato e mostra una placca come tributo al circolo degli scrittori cinematografici che afferma che il giorno di San Isidro (15 Maggio) del 1896, si tenne la prima mostra cinematografica in Spagna.
Uno dei suoi alberghi di riferimento in città, era il Tryp Gran Via, situato nella più affollata via di Madrid (la Gran Via appunto). Dall’hotel Gran Via, Ernest Hemingway scrisse nel 1936 le sue migliori cronache sulla guerra civile Spagnola, come ci ricorda una targa posta all’ingresso principale.
In “Night before battle” scrisse dell’hotel: “The place always made me furious.” (il posto mi ha sempre reso furioso).
Mangiare a Madrid come Hemingway
Il “Restaurante Botìn” non deve la sua fama solo ad Hemingway, si dice anche che sia il più antico ristorante della città e non solo!
Il locale infatti compare nel Guinness dei primati come il più vecchio ristorante del mondo ancora in attività, dal 1725 serve ancora squisiti maialini da latte nella storica location di Calle de Cuchilleros 17, proprio dietro plaza Mayor.
Nella letteratura sono numerosi i riferimenti al Botìn, sul sito del ristorante è possibile leggeri tutti.
Una birra a Madrid
Tra i bar preferiti di Ernest Hemingway troviamo la “Cerveceria Alemana” in plaza de Sta. Ana 6, questa storica birreria ne avrebbe di storie da raccontare... dal 1904 serve ottime birre e tapas. Il tavolo preferito dello scrittore è ancora lì, appena entri sulla destra proprio davanti alla finestra...
Un cocktail Art Decò
Immancabile locale storico di Madrid è il “Museo Chicote”: leggendario per i suoi cocktails, è il primo american bar di Spagna. Dal 1931 si trova al numero 12 della Gran Via e ha mantenuto il suo stile originale Art Deco dell’architetto Luis Gutierrez. Le sedie sono ancora quelle originali, ciò significa che potreste sedervi dove il vecchio Hemingway e gli altri scribacchini della stampa internazionale trascorrevano le giornate al riparo dai proiettili dell’artiglieria durante la guerra civile. Dal “Chicote” sono passati tanti altri americani illustri, tra i più famosi troviamo Grace Kelly, Ava Gardner e il grande Frank Sinatra.
Bere lo sherry a Madrid
“La Venencia” è il bar in cui devi assolutamente andare per un buon sherry.
Il nome non mente, infatti, la venencia , non è nient’altro che l’attrezzo utilizzato per estrarre i campioni di sherry dalle botti di invecchiamento, composto da un lungo stelo flessibile con all’estremità un bicchierino.
Il locale è rimasto fermo al 1930, sempre a Calle Echegaray. Gli interni sono sbiaditi dalle innumerevoli sigarette fumate durante gli anni della guerra civile dai soldati repubblicani e dalle forze anti-fasciste antagoniste al regime del generale Franco.
A “ La Venencia” Hemingway si recava spesso quando era il reporter della guerra per il “North American Newspaper Alliance”, possiamo ancora immaginarlo mentre cerca notizie dal fronte con il bicchierino di sherry in mano.
Un vecchio cartello sul muro indica le regole del posto: niente foto (retaggio della guerra per prevenire spie fasciste), assolutamente niente mance (siamo tutti lavoratori di sani principi socialisti) e non si sputa sul pavimento.
La corrida
Hemingway non amava solo la movida di Madrid, era anche un affezionato delle corride.
L’arena Las Ventas nel quartiere Salamanca, era un luogo molto amato dallo scrittore.
Ne scrisse anche un saggio “Morte nel pomeriggio”, nel quale parla della corrida come una forma d'arte simile alla tragedia dove l’uomo e il toro sono entrambi carnefici e vittime e questo lega i temi della vita e della morte.
Ad oggi le corride in Spagna sono ancora consentite e questo è giustamente causa di numerose polemiche. A Madrid l’arena è aperta alle corride dalla Domenica delle Palme, nella settimana santa, e termina con la corrida di Hispanidad il 12 Ottobre.
Seguire le orme di Hemingway è un ottimo modo per visitare la Madrid e per poter familiarizzare con le abitudini alcoliche dello scrittore!
La capitale della Spagna è una metropoli moderna che sa stupire con il fascino delle sue piazze, musei pieni di opere d’arte da togliere il fiato, sontuosi palazzi, per non parlare dei vicoli che brulicano di vita a qualsiasi ora del giorno e della notte, ma è nei suoi bar e locali storici che risiede l’essenza di una città che “ne ha viste tante”...
Salute!