Masada: la drammatica storia della fortezza nel deserto.
Ci sono dei luoghi che sembrano davvero essere stati scolpiti dalla storia per raccontare delle vicende destinate a non essere mai più dimenticate.
21 settembre 2020 - Curiosità dal mondo
Uno di questi luoghi si trova in Israele, presso le rive del Mar Morto: MASADA.
Masada è il nome di un’antica fortezza costruita in un luogo davvero impossibile, in cima a una rocca che svetta a 400mt di altitudine sulle distese infuocate attorno al Mar Morto. Il Mar Morto ha una salinità talmente alta che nessun animale o pianta riesce a viverci, tranne i batteri, da qui appunto il nome di Mar Morto.
Ci troviamo ai margini del deserto di Giudea , nella più profonda depressione geografica del pianeta (circa 400 mt sotto il livello del mare), caratterizzata da paesaggi incredibili, temperature roventi e aridità estrema.
Quando ho visto per la prima volta in lontananza Masada pensai:
“Perchè costruire una fortezza proprio qui, in questo inferno?”
La risposta mi arrivò come un lampo di genio: se non avessi saputo della sua esistenza, mi sarebbe sfuggita alla vista.
Masada si confonde perfettamente nel paesaggio roccioso del deserto, un luogo ideale per rifugiarsi. Penso che Erode il Grande abbia avuto lo stesso pensiero quando decise di costruire la sua fortezza proprio qui.
Erode il Grande fu il Re della Giudea sotto il protettorato romano, dal 37 a.c. fino alla sua morte.
Egli aveva sempre paura delle congiure poiché era figlio di un militare romano che era al servizio dei romani. Per questa ragione non era molto amato dagli ebrei perché vedevano in lui un servitore di Augusto.
Nel 37/31 a.c. Erode ordinò, spinto dalla paura di un’eventuale congiura, la costruzione della fortezza/residenza di Masada.
Egli voleva che risultasse impossibile da vedersi all’esterno ma, una volta entrati, chiunque sarebbe rimasto stupito della sua sontuosità.
La fortezza era una vera e propria cittadina: palazzi decorati con affreschi e mosaici, torri imponenti per la difesa, botteghe e tanto altro.
Il vero segreto di Masada si trovava però nel cuore della montagna: un’immensa cisterna d’acqua , collegata ad altre 12 piccole cisterne, avrebbe saputo sostenere la vita della cittadina per moltissimo tempo, risultando così capace di resistere a lunghi assedi.
Vi era talmente tanta abbondanza d’acqua che, all’interno delle mura, riuscivano a lavorare piccole coltivazioni. Il tutto in un luogo in cui d’estate, all’ombra, la temperatura sarebbe arrivata a 45 gradi!
Sembra quasi che la fortezza fosse un luogo idilliaco in cui trovare pace, lontano da tutti i problemi dell’epoca, fino a quando….
Ed ora arriviamo a quella che sarebbe stata la grande svolta della storia della fortezza!
Passarono i decenni ed Erode il Grande era ormai morto da tempo.
Riassumiamo brevemente i fatti che portarono all’incredibile storia di Masada:
Nel 66 d.c esplose la ribellione generale in Palestina contro il potere Romano.
Le forze dell’impero sedarono la rivolta al punto che nel 70 d.c Gerusalemme fu accerchiata e totalmente distrutta dall’esercito romano guidato da Tito Flavio.
Durante questi scontri ,tra il 66 d.c e il 70 d.c, i Sicarii, fazione estremista degli ebrei ultraortodossi Zeloti, sostenitori dell’indipendenza del regno di Giudea (e quindi nemici dell’impero romano), si rifugiarono a Masada.
Risalendo il “Sentiero del Serpente”, l’unica via per accedere alla fortezza e largo poco più di 1 mt, si impadronirono della fortezza, dando inizio a quella che sarebbe stato un ultimo disperato tentativo di resistenza del popolo ebraico nei confronti dell’impero romano.
La Strenua resistenza degli Zeloti contro l’Impero Romano
C’è un episodio nella storia del popolo di Israele che viene tramandato di generazione in generazione. Sono i fatti accaduti a Masada quasi duemila anni fa, ma che ancora oggi raccontano la resistenza di una popolazione.
Quando i Romani giunsero alla fortezza, guidati da Lucio Flavio Silva, trovarono di fronte a loro una struttura quasi inespugnabile.
Non avevano intenzione di arrendersi facilmente e decisero che avrebbero fatto di tutto pur di conquistare Masada. Si accamparono così attorno al perimetro della fortezza e per 7 lunghi anni cercarono soluzioni per conquistarla. Le linee e la struttura degli accampamenti Romani, ai piedi di Masada, sono ben visibili anche oggi dal visitatore.
La svolta arrivò quando incominciarono a costruire una rampa, anch’essa ad oggi visibile, per poter attaccare gli Zeloti.
Quando essi compresero l’avvicinarsi dell’imminente sconfitta optarono per un gesto estremo.
I soldati romani, una volta in alto ,furono accolti da un silenzio tombale e davanti ai loro occhi solamente i cadaveri di 960 Zeloti.
Il popolo di Israele, pur di non arrendersi al nemico, aveva optato per un suicidio collettivo.
Dopo aver bruciato beni e abitazioni per evitare che cadessero nelle mani dei romani, gli ebrei estrassero a sorte dieci uomini con il compito di uccidere tutti gli altri, per poi togliersi la vita a loro volta.
L’unica fonte che racconta l’episodio e considerata attendibile sono i racconti di Flavio Giuseppe, il comandante di origine ebraica e governatore militare della Galilea per le forze ribelli.
Nonostante le scarse prove della veridicità dei fatti di Masada, l’insegnamento è comunque significativo: fin dove può arrivare un popolo pur di non destinare la propria vita ai soprusi del nemico?
Nel nostro viaggio di gruppo in Giordania & Israele visiteremo questo luogo magico, simbolo di coraggio e resistenza.
Pensa che ancora oggi le reclute dell’esercito israeliano pronunciano il loro giuramento in cima alla fortezza: “MAI PIÙ’ MASADA CADRÀ"
Una lezione dal passato, un monito per un intero popolo.
Ci immergeremo nella storia a 360°, aiutati anche dalle ricchissime testimonianze archeologiche ben visibili agli occhi dello spettatore, ripercorrendo la famosissima “Strada del Serpente” e ammirando lo scenario di rara bellezza che si gode dall’altopiano di Masada.
Ci faremo delle domande, ci stupiremo e torneremo a casa più ricchi di prima.
Parti con noi!