Curiosità sul Giappone.
7 curiosità ed esperienze utili dai miei viaggi in Giappone.
15 marzo 2024 - Curiosità dal mondo
Il primo viaggio che ho fatto in Giappone mi ha aperto gli occhi su un mondo intrigante, fatto di tante stranezze, di grande efficienza e di tradizioni secolari.
In Giappone ci sono tornato molte altre volte e ho avuto modo di capire, di approfondire e di cercare di far parte di questo mondo, anche solo per pochi giorni. Ecco alcune curiosità ed esperienze personali che ho raccolto durante i miei viaggi nella terra del Sol Levante, alcune potranno perfino rivelarsi utili!
1. Curiosità sul Giappone: la sicurezza.
Il Giappone è un paese sicuro, si sa! Ricordo con piacere l’episodio di un poliziotto in bici: eravamo appena arrivati a Tokyo, stavamo girovagando in un quartiere molto tranquillo della città, era agosto e faceva molto caldo. Ci siamo fermati in una piazzetta all’ombra per bere un sorso d’acqua e capire dove eravamo. Si ferma un poliziotto in bici, circa trent’anni, non molto alto, magro, con gli occhiali, dai modi estremamente gentili. La bicicletta non era una mountain bike da Pacific Blu con gli ammortizzatori ecc, ma più una bici alla Don Matteo con un bauletto sul retro. Ci chiede i documenti e cerca di comunicare in inglese ma con scarsi risultati. Ci domandiamo se abbiamo combinato qualcosa ma, alla fine, voleva solo aiutarci a trovare la nostra destinazione (che in realtà non era ben chiara neanche a noi) e fare due parole con degli stranieri.
Diciamo che il simpatico poliziotto era l’opposto del classico stereotipo di agente... questo episodio e tanti altri atti di gentilezza sono il motivo per cui in Giappone mi sento sempre “al sicuro”, eccezion fatta per i terremoti e gli attacchi di robot umanoidi giganti ;)
2. Curiosità sul Giappone: le macchinette
Mi stupisco sempre dell’enorme quantità di distributori automatici di bevande, sono ovunque in Giappone. Curioso invece non avere memoria di distributori automatici di snack, solo bevande...
Nel primo viaggio ho visitato, insieme a due cari amici, anche aree rurali del paese e queste macchinette ci hanno sempre accompagnato, dalla megalopoli al paesino. In estate abbiamo percorso a piedi un pezzetto dell’antica via sei samurai che collegava Kyoto a Edo (l’attuale Tokyo), la famosa Tsumago-Magome (sono i nomi dei paesi di partenza e di arrivo). In tutto saranno stati circa 8 km in campagna tra salite e discese. All’arrivo sapevamo che potevamo contare sul distributore... ricordo benissimo la lattina di birra Ashai ghiacciata da mezzo litro della macchinetta di Magome, un vero toccasana dopo la passeggiata nel caldo umido di agosto.
Notai con stupore un distributore perfino sulla cima della collina/santuario Fushimi Inari Taisha di Kyoto, quello famosissimo per i torii rossi.
Non mi soffermo sulla varietà di bibite all’interno, vi dico solo che ogni giorno ne provavamo una diversa con risultati spesso poco piacevoli (almeno c’era il gusto della scoperta!). Degno di nota è la loro facilità di utilizzo: vedi bevanda > metti moneta > schiacci bottone. Se il bottone è verde la bevanda c’è, se è rosso non c’è, in molte puoi pagare direttamente appoggiando la tessera dei trasporti ricaricabile.
3. Curiosità sul Giappone: Pasmo, Suica, Icoca, insomma la tessera dei trasporti.
Credo che il Giappone sia uno dei pochi paesi al mondo in cui puoi utilizzare una sola carta per i trasporti in tutto il territorio. Solitamente ogni città ha la sua metropolitana, i suoi bus, tram, treni ecc... in Giappone ti basterà possedere una sola tessera ricaricabile per poterli utilizzare tutti. Sono le famose IC card e ogni regione ha la sua, con nome e grafica diversa (come indicato dalla foto), il funzionamento rimane lo stesso. In sostanza sarà sufficiente acquistarla alla prima stazione della metropolitana, ricaricarla con l’importo che vuoi, appoggiarla ai tornelli all’ingresso del treno, bus ecc e ripassarla all’uscita. Verrà scalato l’importo della corsa in base a quanta strada hai fatto. Inoltre, in quanto tessera ricaricabile, si può usare anche come metodo di pagamento digitale in alcune attività commerciali, senza l’addebito delle commissioni bancarie. Una bella comodità anche per noi turisti!
Altro vantaggio: dura 10 anni.
4. Curiosità sul Giappone: i combini o minimarket
Se sei stato in Giappone, ti ricorderai degli innumerevoli minimarket presenti praticamente in ogni angolo. Le città sono tappezzate di Seven Eleven, FamilyMart, Lawson, Minishop ecc.
In questi posti minuscoli trovi di tutto: snack caldi, bevande, ombrelli, cerotti e tutto quello che puoi immaginare dentro un supermercato, ma in scala mini. C’è anche la toilette, tutto il necessario per scaldarsi il cibo appena comprato, la fotocopiatrice e l’utilissimo sportello ATM per prelevare al bancomat.
Aperti h24 7 giorni su 7, sono leggendari, se hai poco budget trovi sempre qualcosa di caldo da mangiare per pochi yen. Il sapore del combini per me è quello dell’iced coffee: in estate è davvero rigenerante!
5. Curiosità sul Giappone: Ramen, per favore!
Do per scontato che sai già che la cucina giapponese non è solo pesce crudo. Mi soffermo solo sul modo di ordinare il cibo in Giappone e sul servizio nei ristoranti, io ne sono rimasto affascinato...
Per esempio, in un posto in centro a Tokyo, nel frenetico quartiere di Asakusa, mi sono trovato ad ordinare da un distributore automatico in cui vengono esposti i disegni dei piatti con i prezzi, nella fattispecie ramen. Metto i soldini ed esce un gettone di plastica colorato, mi siedo nel minuscolo locale, appoggio il gettone sul tavolo e mi arriva il piatto che ho ordinato. Zero contatto umano se non fosse per la classica parola di benvenuto: “Irasshaimaseeeee!”
6. Curiosità sul Giappone: il Sushi non sempre corre
Poi c’è il sushi! Una volta sono andato in un buon ristorante consigliato dalla Lonely Planet Sushi No Midori a Shibuya. C’è sempre un sacco di gente che aspetta (di solito è un buon segno) prendo il numero e aspetto, mi siedo al bancone e ordino quello che in pizzeria sarebbe “la fantasia dello chef”. Il mastro sushi mi guarda e comincia a preparare... inizialmente mi serve un bel piatto con un mix di ottima qualità (alcuni pezzi di chissà quale animale acquatico). Poi comincia a passarmi altre specialità dal bancone. Rimango a bocca aperta quando prepara un piccolo cilindro di alga con un po’ di riso alla base (gunkan), prende nell’acquario dietro di lui un riccio di mare, lo apre, lo mette nel gunkan e con le mani me lo serve nel piatto da dietro il bancone: apoteosi! Insolito anche il running sushi che ormai ha preso piede anche in Italia. Personalmente li apprezzo molto perché, di solito, lo chef è in vista e mi piace guardarlo mentre taglia e prepara, appena appoggia il piattino di sushi sul rullo, trac! Lo tiro giù! Alla fine in dieci minuti hai mangiato con zero attesa, tutto freschissimo e preparato davanti a te! Il colore del piattino determina il costo dello stesso e paghi in base a quanto mangi. Come in tutti i ristoranti in Giappone, non c’è il coperto, l’acqua in caraffa è gratis e non è consuetudine lasciare la mancia.
Nel caso del running sushi non ci sono neanche i camerieri, solo lo chef, un rullo, la vecchina alla cassa e qualcuno o qualcosa che pulisce i piattini! Sono particolarmente affezionato al running sushi Uzushio ad Akihabara appena fuori la stazione JR.
Il servizio sul rullo, per me, è una gran bella idea per garantire un buon rapporto qualità/prezzo in un contesto urbano come quello di Tokyo con circa 30 milioni di abitanti! Effettivamente i giapponesi mangiano spesso fuori casa e si sono organizzati al meglio affinché sia sostenibile. Sarà per questo che i prezzi sono buoni e che ci sono tanti ristorantini “monotematici”: quello che fa solo ramen, quello della carne, quello degli okonomiyaki, quello del sushi, quello degli yakitori ecc.
7. Curiosità sul Giappone: i jingle della metropolitana
Ho passato molti giorni a Tokyo tra i miei vari viaggi e c’è qualcosa di strano in ogni stazione della metropolitana: i jingle. Frivoli motivetti orecchiabili che vengono fatti passare in filodiffusione sulle banchine quando arriva un treno. Ogni stazione ha il suo jingle personalizzato e ti da il benvenuto appena arrivi!
Non lo noti subito, anzi, ci sono molte altre cose che catturano l’attenzione nella metropolitana di Tokyo. Questa si assapora dopo, lentamente. Con il passare dei giorni riconoscerai il jingle della tua fermata!
Mi è capitato di guardare una serie Amazon dal titolo “James May-our man in Japan”, è un racconto di viaggio con James May (il capellone di Top Gear) a zonzo per il Giappone. Ho scoperto che c’è un certo sig. Mukaya che di lavoro compone i motivetti delle stazioni della metropolitana. Come raccontato nella puntata, è tecnicamente uno dei musicisti più ascoltati al mondo, che si voglia o no!
P.S. se sei interessato alle stranezze sul Giappone consiglio la serie “James May-our man in Japan” o quantomeno la puntata 3 in cui è a Tokyo.
Mi ritornano in mente le parole di un viaggiatore che ho incontrato qualche mese dopo il nostro rientro dal viaggio organizzato in Giappone, mi dice scherzosamente: “Andrea, il viaggio in Giappone mi ha rovinato la vita.” L’efficienza giapponese gli era rimasta impressa talmente tanto che, al suo rientro a casa, aveva cominciato a sentirne la mancanza...
Avrai sicuramente capito in queste righe che consiglio un bel viaggetto in Giappone, un paese unico nel quale riesco sempre a trovare spunti e curiosità ed è per questo che non mi stanco mai di tornare!