Racconti di viaggio: LA SCOZIA!

Racconti di viaggio: LA SCOZIA!

La nostalgia della partenza, di fare la valigia e scoprire nuovi posti, mi porta spesso a immergermi nei ricordi. Scorro sul telefono le vecchie fotografie e mi soffermo su uno dei miei viaggi preferiti: quello in Scozia!

Rivivere quei giorni mi riporta ad un senso di tranquillità e pace e la mia immaginazione vola come se fossi in una casetta sperduta nell’isola di Skye,  in mezzo ad un grande prato, passando il tempo alla finestra con una coperta di lana in tweed scozzese.

Era estate, ma non sono partita con il costume da bagno, bensì con felpe e scarponcini per fare tante escursioni nella natura.
Io e il mio gruppo abbiamo iniziato il viaggio itinerante in Scozia da Edimburgo, dove ci ha accolto la guida locale. 

Eravamo tutti impazienti di visitare, quindi dopo uno stop veloce in hotel siamo usciti a piedi tra i “close” del centro ed abbiamo iniziato a percorrere il Royal Mile, passando accanto a colorati edifici, pub che sembrano usciti da un libro di Harry Potter, palazzi eleganti, chiese gotiche.

La cena della prima sera era in una location stupenda, la Preston House. Siamo arrivati con la luce del giorno (d’estate il sole tramonta tardi in Scozia) passando un grande cancello di ferro battuto e percorrendo un lungo viale alberato, con la strada sterrata, immerso in un grande ed elegante giardino. Mi emoziono ancora pensando a quell’esperienza perché fuori dal grande portone di ingresso c’erano degli uomini con kilt e cornamuse ad accogliere gli ospiti, era proprio l’immagine di Scozia che immaginavo come benvenuto!

Durante la cena abbiamo avuto modo di provare anche qualche specialità con interiora tipicamente scozzese tra cui l’Huggis: non ho un ricordo terribile quindi non era poi così male! La serata era allietata da canti e balli scozzesi, qualcuno ha bevuto un whisky ed eravamo tutti contenti!

Il giorno dopo la nostra guida ci ha accompagnato ancora per le viuzze di Edimburgo fino all’imponente Castello.
Devo dire che il circuito con audioguida è veramente interessante e consiglio il noleggio per una visita. Adoro le storie di giochi di potere e castelli, e la Scozia è il posto giusto per goderne.
Nel pomeriggio ci siamo spostati verso nord per visitare il castello Glamis, una struttura molto bella immersa nel verde, che si dice sia infestata da fantasmi! Mi è piaciuto moltissimo e la giornata ci ha aiutato perché il sole splendeva.

Abbiamo pernottato a Stonehaven, sulla costa est non lontano da Aberdeen, in un piccolo hotel sul mare. Il tramonto è stato spettacolare, infuocato! Il sole era dietro le case, la marea bassa e si sentivano solo gli uccelli.
La struttura aveva un pub interno dove abbiamo mangiato un ottimo fish & chips e in serata abbiamo fatto due passi nei dintorni dell’hotel, scoprendo di essere gli unici turisti in giro

Al mattino siamo stati tra i primi ad entrare nel castello diroccato di Dunnottar. La visita è stata meravigliosa: le rovine sono sempre avvolte dal vento in un silenzio surreale e si trovano su uno sperone a picco sul mare. La storia del castello è abbastanza interessante ma senza dubbio è la location il suo punto di forza. 

Ci siamo spostati ad Aberdeen per il pranzo, della quale ricordo soltanto la city hall ed il centro con gli edifici di pietra grigia.

Nel pomeriggio siamo arrivati nelle highlands passando da strade poco trafficate e con carreggiate sempre più strette. Ha iniziato a piovigginare giusto giusto qualche minuto prima della nostra visita prenotata alla distilleria di whiskey Glenfiddich. Guardandomi intorno vedevo solo verdi colline punteggiate di bianco per le pecorelle che pascolavano libere e, sparse qua e là, delle casette basse, tipiche della campagna scozzese.

All’interno della distilleria ci hanno fatto spegnere i telefoni perchè avrebbero potuto fare reazione con l’anidride carbonica nelle cantine in cui riposa il single malt. Ricordo benissimo il profumo delle botti e la passione che ci aveva trasmesso la guida dell distilleria. Impossibile non comprare una bottiglia come souvenir!

Siamo arrivati ad Inverness con un sottofondo di risate un pochino inebriate, quella sera abbiamo dormito benissimo! 

Il giorno seguente siamo entrati al centro visitatori di Loch Ness. All’interno abbiamo percorso varie stanze ascoltando delle registrazioni in Italiano che ci hanno raccontato la leggenda del famoso mostro di Loch Ness che ha reso celebre questo angolo di Scozia in tutto il mondo. 

Proseguendo verso l’estremo Ovest e dopo una visita al castello Eilean Donan, punto fotografico da cartolina, abbiamo percorso il famoso ponte e siamo arrivati sull’Isola di Skye

L’erba del paesaggio era bassa e appena siamo scesi dal minivan per una foto ho capito subito il perchè: il vento era davvero forte.

Si notava un cambiamento, tutti gli edifici erano diventati “ospiti” del paesaggio naturale.
Gli abitanti sono organizzati in modo da assecondare gli eventi naturali che accadono in queste terre esposte alle intemperie. Era facile immaginare la gente bloccata in casa da una tempesta invernale a scaldarsi davanti al camino ad osservare la torba scoppiettare. Il giorno dopo abbiamo esplorato l’isola lungo le strettissime strade che la attraversano: non serviva il GPS, c’erano sono solo due percorsi.

Ci siamo lanciati e abbiamo percorso il sentiero dell’Old Man of Storr, una bella salita che però ci ha regalato una vista mozzafiato.
Era luglio ma a quell’altezza servivano comunque il maglioncino e il giubbino perchè il vento tirava forte ed era fresco. 

Nel pomeriggio siamo arrivati ancora più ad ovest, al faro di Neist Point: c’eravamo solo noi, il vento e le pecore e ci siamo goduti una passeggiata di un’oretta ascoltando il mare che si stagliava sul costone di roccia.

La sera è tornato il sole ed il vento si è calmato. 

Arrivata in hotel mi sono seduta in giardino spazzolato all’inglese e mi sono goduta un tramonto tranquillo sulla baia di Portree. La pace che ho sentito in quei momenti mi ha appagata di ogni sforzo. 

Era già arrivato il momento di lasciare Skye, la mattina dopo siamo partiti presto per prendere il traghetto che da Armadale ci riporta nelle Highlands a Mallaig. Ci siamo fermati nella cittadina di Glenfinnan, dove è stata girata una delle scene del mio fantasy preferito: Harry Potter; il treno per Hogwarts infatti esiste davvero! Si chiama Jacobite Steam Train e passa proprio sull’acquedotto di questa località due volte al giorno!

Dopo aver atteso l’orario del passaggio e scattato 1000 fotografie alla locomotiva fumante ci siamo diretti verso Fort William facendo una tappa fotografica a Glencoe. La valle ci ha regalato uno scenario incantato, aveva appena finito di piovere e l’atmosfera era surreale. Magnifico!

L’ultima notte di viaggio l’abbiamo passata all’interno del parco del Loch Lomond, in un albergo elegante ospitato in un palazzo scozzese.
Il giorno seguente abbiamo concluso il nostro tour e lasciato la Scozia, ma prima di partire abbiamo visitato il Castello di Stirling ed il monumento a William Wallace. La sua storia è conosciuta dai più grazie al film con Mel Gibson “Braveheart”.


Questo viaggio mi è rimasto nel cuore, ed è con la colonna sonora di quel film che voglio concludere questo racconto, un po’ nostalgica e con le fiere cornamuse impresse nei ricordi.

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